Nutrizionista Pisa

In Italia si associa alla figura del nutrizionista il concetto di dieta dimagrante.

In realtà questa visione è molto riduttiva, questo professionista è fondamentale nel campo della salute e nella sfera della nutrizione.

Il Dott. Mattia Di Marco, Nutrizionista a Pisa, dopo essersi laureato in “Scienze Biologiche Molecolari” presso l’università di Pisa, spinto da un forte interesse verso la nutrizione, decide di proseguire i propri studi conseguendo la Laurea Specialistica in Biologia della Salute e della Nutrizione.

Regolarmente iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi dopo aver superato l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione, ha iniziato la professione nel reparto di malattie metaboliche presso l’Ospedale S. Chiara di Pisa elaborando piani alimentari per pazienti affetti da diabete e malattie metaboliche.

Svolge come libero professionista l’attività di Biologo Nutrizionista a Pisa

Il nutrizionista Di Marco a Pisa, propone regimi alimentari personalizzati che non mirano solo a far perdere peso, ma soprattutto a raggiungere il benessere psicofisico, avvalendosi di test genetici, valutazione delle intolleranze alimentari e analisi della composizione corporea.

Nutrirsi è fondamentale, mangiare in modo scorretto espone l'organismo al rischio di sviluppare molte gravi malattie.

Molte persone trascurano l'aspetto salutare del cibo, non seguono alcun piano alimentare, salvo nei periodi in cui sono costretti alla dieta per perdere i chili di troppo.

E' importante seguire un piano alimentare personalizzato fornito da uno specialista, un nutrizionista, che consenta di mantenersi in forma e allo stesso tempo che sia compatibile con il tipo di lavoro svolto e l'attività fisica giornaliera che viene esercitata, se si pratica molto sport ad esempio, l'alimentazione è fondamentale perchè il cibo è la fonte di energia del nostro organismo e magiar bene influenza attivamente la pratica sportiva.

Seguire una dieta personalizzata allunga la vita

Per quanto riguarda l'aumento della longevità è dimostrato che una dieta ipocalorica, senza eccessi ma con il giusto apporto di grassi, aumenti l'aspettativa di vita, e il digiuno (inteso come diminuzione di calorie assunte, non inteso come astinenza da cibo) fatto ad esempio una volta la settimana di sicuro non ha controindicazioni e non stressa in alcun modo l'organismo, sempre che sia fatto senza esagerare.

Le calorie che assumiamo devono essere sufficienti per mantenere il nostro vero peso forma, non quello che ci suggeriscono le sfilate di moda.

Le calorie totali assunte con una dieta bilanciata devono essere ben proporzionate in macronutrienti ossia: glucidi, lipidi e protidi.

Bilanciamento calorie nutrizionista Pisa
  • I macronutrienti in equilibrio debbono essere presenti in ognuno dei 5 pasti giornalieri
  • Le proteine e i carboidrati devono essere presenti ad ogni pasto
  • Consumare ad ogni pasto verdura e frutta, quest’ultima va bene anche come merenda

 

Carboidrati: il cui apporto deve essere compreso tra il 50% ed il 60%. Sono denominati anche glucidi ed hanno principalmente una funzione energetica. Si dividono in complessi e semplici, i primi vengono digeriti più lentamente e sarà più graduale il rilascio di energia, al contrario degli zuccheri semplici che forniscono energia in maniera rapida. Tra gli zuccheri complessi rientrano anche le fibre, sostanze che non forniscono energia e che possono essere solubili o insolubili il cui apporto non deve essere inferiore ai 20-25 g al dì.

Protidi: le proteine sono costituenti fondamentali degli organismi viventi e occupano una posizione primaria nell'architettura e nelle funzioni della materia vivente. Rappresentano oltre il 50% dei componenti organici e circa il 14-18% (secondo l’età) del peso corporeo totale. Le proteine hanno una funzione prevalentemente plastica: costruiscono o ricostruiscono le cellule. Un neonato non potrebbe crescere senza le proteine che sono il materiale da costruzione. Nemmeno un adulto può mantenersi sano e sopravvivere a lungo in mancanza totale di proteine, infatti, le cellule che compongono il nostro corpo si consumano, invecchiano, muoiono e devono essere sostituite da nuove cellule. Ciò può avvenire solo se l’alimentazione assicura un rifornimento adeguato di proteine. Il corpo ha bisogno di 22 aminoacidi per sintetizzare una proteina. Tredici di questi possono essere prodotti dall'organismo, mentre gli altri nove devono essere assunti tramite l'alimentazione.

I primi sono detti AMMINOACIDI non ESSENZIALI gli altri invece ESSENZIALI.

Perché il corpo possa sintetizzare le proteine, tutti gli aminoacidi devono essere presenti. La mancanza o la riduzione di uno impedirà la costruzione della nuova proteina.Le proteine che contengono tutti gli aminoacidi essenziali sono dette COMPLETE, mentre le proteine alle quali manca uno o più aminoacidi essenziali sono dette INCOMPLETE. 

Tutti i prodotti lattiero-caseari, la carne, il pesce, sono cibi completi. Tutti gli amidi (eccetto i semi di soia), le verdure, la frutta sono incomplete.

Lipidi: circa il 25% delle calorie totali. Oltre alla quantità di calorie e alla qualità dei carboidrati e delle proteine (valore biologico) occorre fare attenzione anche agli acidi grassi. Si raccomanda di moderare l’assunzione di grassi saturi perché contengono colesterolo, non eliminarli perché anche loro sono utili all’equilibrio alimentare, quindi vanno seguiti alcuni utili accorgimenti come pulire le carni dal grasso visibile, e di utilizzare per condire e cucinare soprattutto olio extra vergine di oliva. Tutt’altro discorso vale per gli acidi grassi insaturi chiamati anche acidi grassi essenziali.

 

I grassi essenziali, sono nutrienti che dobbiamo introdurre con l'alimentazione.

 

I nutrienti chiamati essenziali devono essere introdotti con l'alimentazione, perchè il nostro organismo non riesce a produrli utilizzando altri cibi.

Gli acidi grassi essenziali sono particolari tipi di grassi che dobbiamo assumere con l'alimentazione perchè non riusciamo a produrli, mentre gli altri grassi polinsaturi possono essere creati dall'organismo a partire da quelli essenziali.

I grassi essenziali sono gli "omega", e sono due: l'acido alfalinolenico (omega 3) l'acido linoleico (omega 6), tutti gli altri grassi della serie omega possono essere prodotti partendo da questi due fondamentali.

Per assumere nell'organismo una quantità ottima di grassi essenziali occorre mangiare regolarmente alcuni cibi:

  • Omega 3: pesci grassi (salmone, sgombro, aringhe, sardine), semi di lino e noci;
  • Omega 6: principalmente noci, olio di semi che possono essere di girasole, mais, soia o sesamo.

La carenza di acidi grassi essenziali è rarissima e si manifesta solamente dopo l'assunzione di quantità inferiori all'1% per alcuni mesi, e causa dermatiti, desquamazione della pelle, aumentata sensibilità alle infezioni.

Ma i grassi essenziali hanno altre funzioni fondamentali nell'organimso e se c'è carenza possiamo incorrere in patologie che si manifestano solo dopo molti anni.

Recenti studi ci suggeriscono che molte patologie degenerative, in particolare quelle cardiovascolari che rappresentano la principale causa di morte nei paesi industrializzati, abbiano tra le cause scatenanti proprio la carenza di grassi essenziali nell'alimentazione.

Cosa aspettarsi al primo incontro col nutrizionista?

Per evitare titubanze nelle persone che si rendono conto di aver bisogno di un regime alimentare corretto, ecco cosa comprende la prima visita dal nutrizionista:

– Valutazione delle analisi del sangue e di eventuali referti medici

– Determinazione della composizione corporea ( massa magra, massa grassa, massa cellulare, e massa mucolare) tramite un sofisticato strumento biomedico utilizzato in dietologia, in medicina sportiva e in fisioterapia ovvero il bioimpendeziometro (BIA 101 Anniversary Sport Edition).

– Stima dello stato di idratazione ( iperidratazione, normoidratazione, disidratazione, ritenzione)

– Registrazione dei dati antropometrici ( altezza, peso, indice di massa corporea, circonferenze, pliche cutanee)

– Calcolo del fabbisogno energetico e del metabolismo basale necessario per impostare una dieta personalizzata.

Anamnesi familiare: si indaga sullo stato di salute dei genitori, nonni, fratelli e sorelle e sulla loro eventuale età e causa di morte. Questo punto è molto importante per conoscere i fattori di rischio genetici (che possono essere visualizzati tramite un test del DNA), ambientali, o l'eventuale predisposizione familiare. Alcune condizioni patologiche non si trasmettono con modalità ereditaria ma è provata la predisposizione familiare.

Anamnesi alimentare: con i limiti ed i vantaggi che questa tecnica ha, l’intervista alimentare è importante per ottenere un profilo qualitativo, quantitativo e comportamentale del paziente sotto un punto di vista energetico-nutrizionale.

In base a tutte le informazioni prese, viene definito un regime nutrizionale personalizzato, per il buon esito del percorso intrapreso si rendono necessari i controlli periodici, volti a valutare le variazioni del peso e della sua qualità tramite Bioimpedenziometria, delle circonferenze delle pliche cutanee e soprattutto verificare le eventuali problematiche nella gestione del nuovo piano alimentare e se ci sono modifiche da apportare alla dieta.

Valutazione della composizione corporea tramite “bioimpendeziometria”

La nutrizione clinica pone al centro dei loro studi l’analisi dei compartimenti corporei, quali: acqua corporea totale, acqua intra ed extra cellulare, massa grassa, massa magra, minerali totali, massa metabolicamente attiva e il metabolismo basale.

La bioimpendeziometria permette di analizzare l’andamento del percorso dimagrante valutando se la perdita di peso avviene a carico del tessuto adiposo oppure se il calo ponderale è dovuto alla perdita di massa magra ( muscolo, acqua ed altri compartimenti) come spesso accade nelle diete fai da te.

All’interno della mia attività ambulatoriale utilizzo il bioimpedenziometro BIA 101 Anniversary (Akern), il top della gamma, utilizzato dai maggiori sportivi di serie A e dai campioni Olimpici.

E’ molto utilizzato dagli sportivi in quanto permette di monitorare i vari compartimenti corporei durante l’allenamento come l’aumento o la diminuzione della massa muscolare, o dell’idratazione, permettendo quindi con una dieta elaborata su misura, di ottimizzare la performance sportiva.